WALTER BARBIERO

Inizio lo studio della musica fin da bambino sotto la guida del padre fisarmonicista e in seguito proseguo gli studi del violino diplomandomi poi in viola al Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto con il Maestro Luca Volpato e alla “Ecole Nationale de Musique et de Danse” in Francia con H. Suignard.
Ho collaborato come violista con molte orchestre, tra le quali l’Orchestra d’Archi Italiana di Mario Brunello, “La grande Ecourie et la Chambre du Roy” diretta da Jean-
Claude Malgoire a Parigi, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Filarmonica della Fenice, Orchestra da camera di Padova e del Veneto e molte altre.

La grande passione per la liuteria e l’archetteria mi porta a iniziare da autodidatta per poi studiare e perfezionarmi con vari maestri archettai tra i quali:
Nelly Poidevin, Christian Barthe in Francia e Alfredo Clemente a Colonia, e nel 2012 un Workshop con il Maestro J.F. Raffin.
Nel 2020 mi aggiudico il primo premio al “Malta International Baroque Bow making competition” affermando così la mia conoscenza e costruzione degli archi antichi.

Il mio studio è rivolto con particolare attenzione agli archi antichi, barocchi, classici e di transizione, ma anche archi rinascimentali ricostruiti da fonti iconografiche.

Nel 1997 apro la mia bottega a Piombino Dese, dove costruisco archi per molti musicisti professionisti tra i quali Danilo Rossi, Giuliano Carmignola, Viktoria
Mullova, Mario Brunello, Isabelle Faust, Uto Ughi, Gilles Apap, Giovanni Angeleri, Sigurd Imsen, Renaud Capuçon, Gabriele Ragghianti, Alfredo Zamarra e molti altri.

Partecipo regolarmente alle principali esposizioni internazionali Francoforte, Cremona, Tokyo, Shanghai, Cliveland in America, Parigi.

Da sempre alterno l’attività musicale a quella di archettaio. I miei archi si distinguono per il suono morbido, elegante, oltre che per le loro caratteristiche tecniche
molto buone.

Anche l’arco, per un musicista, è un indispensabile mezzo per esprimere tutto l’essere della sua persona, il pensiero, le emozioni, l’io più’ profondo… la musica.